PIRANESI PRIX DE ROME 2016 – XIV EDIZIONE
Il 10 Marzo sarà pubblicato il bando di concorso di idee per Via dei Fori Imperiali, il primo dopo ottantadue anni dall’ultima consultazione concorsuale avente per oggetto la strada più discussa del mondo. Tale è infatti la distanza temporale che separa l’iniziativa dell’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia di Roma in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori di Roma e provincia, dal celebre concorso per il Palazzo del Littorio al quale partecipò l’intera cultura architettonica di allora rappresentata da architetti come Giuseppe Terragni, Adalberto Libera, Luigi Moretti, Mario Ridolfi, Gio Ponti, i BBPR, per citarne solo alcuni. Dopo quella storica occasione, nessuna consultazione concorsuale è più stata bandita nonostante l’acceso dibattito che dagli anni Settanta ha, a più riprese, coinvolto il mondo della cultura sui temi del destino della Via che collega Piazza Venezia con il Colosseo.
L’ipotesi della Call for Project Internazionale e del bando ad essa sotteso si è sviluppata internamente al convegno “Il Disegno dell’Archeologia” contestuale alla XIIIa Edizione del Piranesi Prix de Rome, tenutosi a Roma il 28 Agosto 2015, in occasione del quale alcuni autorevoli relatori, hanno proposto l’Accademia Adrianea come soggetto promotore di una consultazione progettuale, proiettata in una dimensione internazionale, su Via dei Fori Imperiali. La proposta è stata presa in considerazione con il principale partner dell’Accademia per il Premio, l’Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia di Roma, e in tempi abbastanza brevi si è arrivati alla formulazione del bando e alla particolare formula di partecipazione che unisce in una sorta di elaborazione e gestione biconsolare del progetto il mondo dell’univesità e quello della professione, con l’obbiettivo di unire nella comune ed inscindibile esperienza del progetto di architettura, ricerca scientifica e best practises.
Il bando, aperto alle Scuole di Architettura delle Università italiane e straniere in partnership con i migliori professionisti attualmente impegnati sugli stessi temi del progetto per il patrimonio culturale, esce proprio nel momento in cui l’uscita di scena dell’amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Marino – che aveva fatto di Via dei Fori Imperiali uno dei punti chiave del suo programma elettorale – avrebbe potuto avere come esito certo quello della caduta d’interesse dello spinosossimo tema, dovuta al venir meno della forza propulsiva della politica.
Al potenziale differimento della questione ad altri tempi e priorità, va in senso opposto questa consultazione che vuole coinvolgere sia le istituzioni preposte, come la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma, che sono state invitate ad entrare nel partenariato, sia l’avanguardia scientifica rappresentata dall’Università, che è depositaria della cultura del progetto, come di quella della conservazione e tutela dei beni culturali e archeologici del paesaggio storico non solo italiano.
L’Accademia Adrianea si fa quindi portatrice e interprete della volontà del mondo del progetto di essere parte integrante del processo decisionale che riguarda il futuro dell’Area Archeologica Centrale, andando a stimolare un nervo scoperto, quello della cronica fuga dalla consultazione concorsuale che ha permeato la gestione della cosa più pubblica che esista per l’identità di una nazione, il proprio patrimonio, eludendo così anche la più democratica delle strade da percorrere.
In questo senso l’iniziativa dell’Accademia Adrianea vuole inserirsi in quella “fase di ascolto” dichiarata nella Relazione finale della Commissione Paritetica MiBACT-Roma Capitale sulle strategie da attuarsi per l’Area Archeologica Centrale di Roma (in cui le Istituzioni preposte si offrono all’impegno propositivo esterno, proveniente dalla società civile) offrendo l’impegno organizzativo di una consultazione pubblica ad alto livello scientifico.
Del resto, alle Call dell’Accademia Adrianea, sempre inserite nel quadro delle attività concorsuali del Piranesi Prix de Rome, hanno partecipato architetti di primissimo piano, dal Pritzker Prize Rafael Moneo a Peter Eisenman, da David Chipperfield e Bernard Tschumi, da Guido Canali a Nieto Sobejano fino a Carrilho da Graca, Tortelli e Frassoni e Gonçalo Byrne, i quali sono anche celebri docenti universitari, autentici maestri che insegnano o hanno insegnato nei più prestigiosi atenei del mondo. L’obbiettivo dei curatori è quindi principalmente quello del coinvolgimento dell’ampia comunità scientifica italiana e non, impegnata nel progetto per il patrimonio e organizzata in team composti da architetti, paesaggisti, pianificatori, conservatori, archeologi, storici dell’arte e dell’architettura, ecc).
La procedura prevede altre due particolarità: la prima riguarda la presentazione delle proposte che evverrà in seduta pubblica in occasione del Convegno Internazionale intitolato “AREA CENTRALE DI ROMA. PROGETTI E IDEE PER VIA DEI FORI IMPERIALI”, che si terrà a Roma il 29 e 30 Agosto 2016, presso la sala Convegni de La Casa dell’Architettura Acquario Romano. Altra particolarità; la seconda riguarda l’aspetto totalmente no profit dell’iniziativa: il bando infatti non prevede alcuna vincita in denaro nè alcuna altra forma di retribuzione economica, com’è nello spirito delle consultazioni promosse dall’Accademia Adrianea. Il gruppo vincitore sarà invece insignito del Piranesi Prix de Rome, il celebre riconoscimento all’alta formazione classica riferita al progetto di architettura per l’archeologia, entrando nel prestigioso albo d’oro dei vincitori del Premio.